Generale e uomo politico
venezuelano. Dopo essere stato esiliato (1814) a causa della sua partecipazione
alle insurrezioni antispagnole del 1811 e 1813, nel 1818 si mise agli ordini del
generale S. Bolívar combattendo per la liberazione dell'Ecuador (1821-22)
e del Perú, dove riportò la decisiva vittoria di Ayacucho (9
dicembre 1824). Mandato nell'Alto Perú, contribuì al successo
contro gli Spagnoli divenendo, nel 1826, presidente a vita di tale territorio
costituitosi in Repubblica della Bolivia. Tuttavia, già nel 1828, di
fronte all'incapacità di trovare misure efficaci contro
l'instabilità e la degenerazione della situazione politica interna,
S.
si dimise, stabilendosi a Quito. Nel 1829 ottenne una vittoria contro i
Peruviani pronti a invadere l'Ecuador. Disciolta la
Grande Colombia
(1830), prese parte alle fallimentari trattative, condotte in Colombia, per
ristabilire, in forma federale, l'unione di Venezuela, Ecuador e Colombia.
Morì assassinato (Cumaná, Venezuela 1795 - Berruecos, Colombia
1830).